investire in arte

Investire in arte: i consigli e le regole per non sbagliare

C’è sempre più gente interessata ad investire in arte, come mai?
A molti collezionisti, logicamente, piace possedere un’opera d’arte. Questa dovrebbe essere la ragione principale di ogni acquisto nel mondo dell’arte.

Ci sono però molti altri fattori che contribuiscono alla creazione di un interesse verso questo mondo che, in genere, tradizionalmente rimane per pochi eletti. Il primo è sicuramente il fatto che acquistare arte sia considerato come un modo d’investire prudente e allo stesso tempo lucroso. Pensiamo a conferma di ciò a quante banche investano in arte: la UBS su tutte.

DOVE ANDIAMO AD ACQUISTARE I NOSTRI PEZZI PREGIATI?

In genere ci sono due modi diversi per comprare arte: presso una casa d’aste o in una galleria d’arte. Comprare all’asta, senza dubbio è il modo più prudente per investire nell’arte, anche se ci può essere molta concorrenza e soprattutto occorre essere in grado di tenere a bada tutte le emozioni per non finire col pagare un prezzo più alto di quello del mercato quando si continua ad alzare la mano.

Una delle regole importanti quando si compra all’asta è quella di chiedere una CONDITION REPORT, per assicurarsi dello stato dell’opera, se ad esempio è stata firmata dall’artista, la sua provenienza, la storia, chi sta vendendo l’opera? Sta arrivando da qualche collezione importante o direttamente dall’artista? Il fatto che provenga da un museo ad esempio dà maggiore spessore all’opera.

Comprare arte in una galleria d’arte trasforma invece l’operazione in qualcosa di più personale, con una scelta più vasta. I prezzi sono fissi e a volte riusciamo anche a ottenere uno sconto. Si possono anche a volte commissionare quadri specifici, personalizzandoli ancora di più, comprandoli a poco a poco, pagando un tanto ogni mese.

QUALI SONO LE REGOLE?

  1. Un lavoro mediocre, sarà sempre un investimento mediocre. In teoria quindi la cosa migliore da fare è quella di comprare il quadro migliore che ci si può permettere, piuttosto che numerosi piccoli esempi dello stesso artista. I prezzi poi possono variare notevolmente per ciò che riguarda le opere di un artista, a seconda di quello che si ritiene un lavoro migliore o minore dello stesso. Una regola fondamentale: meglio comprare un’opera MAGGIORE di un artista minore, piuttosto che un’opera MINORE di un artista maggiore.
  2. Occorre pensare a chi compra. Una delle regole più importanti è la cosiddetta SUPPLY AND DEMAND: le opere d’arte possono essere un investimento, solo se c’è qualcuno che le vuole comprare, solo se esiste un mercato per quell’artista. I lavori di un artista che viene già comprato e venduto all’asta, danno ovviamente un ritorno maggiore. Investire in un artista più giovane, e non quotato, può diventare un’operazione più speculativa. Occorre però analizzare se sia più o meno prevedibile che l’artista in questione riesca ad entrare nel mercato delle aste, oppure se già una delle sue opere è stata venduta all’asta, come sono in generale posizionate le sue opere sul mercato, sia recentemente, che negli ultimi dieci anni. Se ci si riferisce ad artisti emergenti, occorre analizzare anche se questi ultimi si esibiscono regolarmente in mostre, se vengono rappresentati da gallerie importanti. Quante delle loro mostre hanno venduto tutti i pezzi presentati? Esiste una lista d’attesa per le opere dell’artista? Fanno parte di qualche collezione importante o sono stati esposti in gallerie nazionali?

SIZE MATTERS, le dimensioni.

Quando possibile, occorre sempre comprare un quadro della misura standard usata dall’artista. Un lavoro piccolo non offre lo stesso potenziale d’investimento di uno più grande. Allo stesso tempo, se un quadro è troppo grande, sarà più difficile trovare compratori, soprattutto se le dimensioni sono atipiche per ciò che riguarda quel determinato artista. Non tutti poi hanno delle pareti enormi!


COME RIVENDERE

Si possono rivendere le opere all’asta, pagando una commissione, e in molti casi anche attraverso la galleria dalla quale si è comprata l’opera d’arte. Va sempre sottolineato che l’investimento deve essere visto come una cosa a lungo termine e non che si pensi di fare soldi nel giro di un mese. L’arte di investire Non siamo in borsa!


FATE LE VOSTRE RICERCHE

Infine, così come per tutti gli altri tipi d’investimento, per investire in arte dovete familiarizzare con il mercato e le performance dei vari artisti. Più prudente sarà il vostro investimento, più avrete un ritorno sicuro, anche se magari più basso. Abbonatevi a riviste sull’arte, soprattutto quelle specializzate e richiedete i cataloghi delle case d’asta (in genere sono sempre gli stessi artisti e gli stessi quadri che vengono comprati e venduti). Visitate regolarmente le gallerie e domandate di essere inseriti nelle mailing list. Cercate di fare amicizia con i vari galleristi, il che è molto importante, soprattutto se cercate un autore molto richiesto: sarete i primi ad essere informati in caso di arrivo di una nuova opera! Il mercato dell’arte è molto diverso dagli altri mercati: fate uso di consulenti artistici, i cosiddetti art consultants, i quali hanno informazioni prioritarie nell’art network e vi daranno i migliori consigli per investire in arte.
Pensate però soprattutto che investire in arte è uno dei pochi investimenti che potete anche apprezzare dal punto di vista personale!

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